Trama
Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, è una delle più povere città del mondo, ma non è questo che interessa all'autore, il tunisino Mohamed Challouf. Sede del Fespaco, il festival panafricano del cinema, la città è stata anche teatro di una delle più appassionanti utopie cinematografiche quando, fra il 1983 e il 1987 e su impulso del presidente Sankara, il festival diventa il simbolo della rinascita culturale dell'intero continente africano e della ricerca di autonome e originali vie d'espressione. L'assassinio di Sankara soffoca molte speranze, ma il cinema africano non si ferma e, anche nell'attuale crisi, non mancano le idee e le riflessioni.
Challouf racconta tutto questo con la precisione di uno storico e la passione di un testimone: alternando le proprie riprese con materiali d'archivio e servizi televisivi, consegna allo spettatore un documentario denso di informazioni e di interventi (di tutti i maggiori registi africani, da Ousmane Sembène a Cissé, da Boughedir a Idrissa Ouédraogo), politicamente saldo e cinematograficamente riuscito nel restituire lo spirito di un luogo come Ouagadougou. (luca mosso)
origine e data: Tunisia 2000
colore e durata: col. 60 min
regia: Mohamed Challouf
fotografia: Nara Keo Kosal
montaggio: Dario Cavalleri
musica: Le Colombes de la revolution, Alpha Blondy, Le Petit Chanteur, Au poing leve, Oger Kaborem
BURKINA FASO/ITALY/TUNISIA, 60′